La cipolla appartiene alla famiglia delle Liliaceae, genere Allium, specie Allium Coepa.
Diverse fonti storiche e bibliografiche attribuiscono l'introduzione della cipolla, nel bacino del mediterraneo ed in Calabria, prima ai Fenici e dopo ai Greci, diffondendosi in quel tratto di costa che va da Fiumefreddo Bruzio fino a Nicotera.
Citazioni si rilevano negli scritti di numerosi viaggiatori che arrivarono in Calabria fra il 700 e l'800 e, visitando la costa tirrenica da Pizzo a Tropea, parlavano delle cipolle rosse in argomento (Sesto, 2004). L'areale di produzione di questo ecotipo è ben delimitato ed abbraccia la fascia costiera medio-alta tirrenico calabrese, interessando così le province di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia.
La cultivar predilige terreni freschi, di medio impasto e abbastanza sciolti, prospicienti il mare.
Gli appezzamenti limitrofi alla costa godono di una tessitura ideale, poco compatta, queste aree sono inoltre caratterizzate da condizioni climatiche piuttosto miti, ideali per questo singolare ecotipo.
Le condizioni pedoclimatiche (terreno, temperatura, umidità, ore di luce) del comprensorio della costa medio-alta del tirreno calabrese, il peculiare corredo genetico e l'ingegno umano, sono gli esclusivi responsabili delle eccelse caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche di questo prodotto.
Le cipolle sono composte per il 90% di acqua, 1% di proteine, pochissimi grassi e alcuni elementi minerali di rilievo quali potassio, calcio e fosforo (tabella 1). La porzione glucidica è formata soprattutto da zuccheri semplici e da una piccola quota di fibra costituita soprattutto da fruttani (un polimero del fruttosio) che dal punto di vista nutrizionale riveste importanza in quanto essendo uno polisaccaride indigeribile è substrato per la flora batterica intestinale. Questo fa sì che l’equilibrio della flora batterica intestinale venga spostato a favore della flora bifida (a scapito di quella putrefettiva) con documentati risvolti benefici sulla salute.
Perché è ricca di antocianine (composti polifenolici solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi).
Le peculiarità qualitative di questa varietà dipendono dal suo corredo genetico e dalla sua interazione con l’ambiente. Per ambiente intendiamo: le peculiarità del terreno, la vicinanza al mare, la durata del giorno, la temperatura, l’umidità. Quattromila anni di questa interazione hanno determinato queste particolari caratteristiche.
La tiepida e soave brezza marina che accarezza costantemente i nostri campi! Un patrimonio genetico portato sulle nostre terre dal popolo dei Fenici quasi 4000 anni fa! Sono questi i fattori maggiormente responsabili delle straordinarie qualità di questo prodotto.
La tecnica di coltivazione inizia con la preparazione del terreno che viene arato, fresato e sistemato in prose opportunamente baulate; l’impianto viene effettuato con tre diverse modalità: con il piantamento dei bulbi, con la semina diretta e con il trapianto di piantine a radice nuda. Utilizzando i bulbi si adottano distanze di 15 cm sulla fila e di 40 cm tra le file ed il piantamento viene effettuato a fine agosto per avere la produzione già in ottobre. La semina diretta viene effettuata in terreni sciolti e ben livellati a fine agosto - inizio settembre con seminatrici di precisione o a spaglio a cui segue un diradamento in modo da realizzare una densità di 60 piante/m2 ottenuta adottando distanze di 10 x 15 cm, rispettivamente sulle e tra le file; con tale modalità d’impianto la produzione viene esitata nel periodo natalizio. Il trapianto prevede la preparazione delle piantine in semenzai all’aperto allestiti dagli stessi agricoltori nel periodo agosto-settembre, con il trapianto nel periodo fine settembre - inizio ottobre in modo da avere la produzione a partire da dicembre-gennaio e fino a marzo e comunque in ritardo rispetto alla semina diretta.
La zona di produzione della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP comprende i terreni idonei facenti parte del territorio amministrativo dei seguenti comuni calabresi: parte dei comuni di Fiume freddo, Longobardi, Serra d’Aiello, Belmonte, Amantea, in provincia di Cosenza; parte dei comuni di Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Curinga, in provincia di Catanzaro; parte dei comuni di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico Parghelia, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Drapia, Tropea, Ricadi, Spilinga, Joppolo, Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.
In Calabria, sembra che la cipolla sia stata introdotta dai Fenici nella zona del vibonese e, grazie ad importanti vie commerciali dell’epoca come il porto di Parghelia, diffondendosi in quel tratto di costa tra i mari “lametino” e “viboneto” che va da Amantea a Capo Vaticano (Strabone lib.6 e Aristotile lib.7 De Repubblica).
Questo prodotto si diffonderà con maggiore intensità nel periodo borbonico, quando verrà introdotta e richiesta dai mercati del nord Europa, diventando ben apprezzata. Fiore in Studi sulla Calabria parla anche sulla forma del bulbo e delle rosse bislunghe di Calabria.
I primi ed organizzati rilevamenti statistici sulla coltivazione della cipolla in Calabria sono riportati nell’Enciclopedia agraria Reda (1936 – 39). Con l’intensificarsi degli scambi commerciali alla metà del 1950, fu anche conosciuta ed apprezzata nei mercati d’oltre Oceano.
Dolcissima, croccante e rossa, sono queste le caratteristiche che rendono tanto desiderata e appetibile la "Cipolla Rossa di Tropea Calabria", definita per le sue qualità "Oro Rosso di Calabria".
Rimedi suggeriti dalla tradizione popolare:
- Per chi non sopporta l’odore della cipolla è consigliabile tagliare i bulbi a fettine piccolissime, condirle con olio e limone e lasciarle macerare per alcune ore.
- Per rimuovere l’odore di cipolla dalle mani, è necessario strofinare con aceto, sale o succo di limone e successivamente lavare le mani con acqua calda e sapone.
- In caso di raffreddore, tosse o mal di gola, si consiglia di tagliare in due una cipolla e riporre i due pezzi sul comodino, quanto più vicino al naso, in modo da aspirare i vapori durante il sonno.
- Se si è colpiti da una vespa è utile passare sulla zona colpita una cipolla fresca, tagliata a metà: si eviterà la formazione del gonfiore e l’inevitabile prurito. Dopo qualche minuto, sciacquare con acqua tiepida.